Palazzo Parisani Bezzi

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Attraverso via Filelfo e imboccando via della Pace, sulla destra si trova l’imponente ma sobria facciata di Palazzo Bezzi-Parisani. La facciata del Palazzo, risalente alla fine del sec. XVII ma ricostruito su un edificio più antico, non ha particolari architettonici di rilievo; è da notare comunque il portale in pietra calcarea dove si trovano caratteri barocchi temperati tuttavia da una certa linearità.

All’interno ospita le Sale Napoleoniche.

Queste si aprono alla sinistra di un unico corridoio al quale si accede attraverso un salone di rappresentanza, interessante per i mobili d’epoca e per i documenti esposti che fanno riferimento alla Pace di Tolentino. Pregevole per i mobili e per i quadri risalenti al XVII secolo è il salotto che immette nella stanza dove Napoleone Bonaparte, il 17 novembre 1797, sottoscrisse il trattato con la Santa Sede.

Nella Stanza successiva, rivestita di damasco rosso, troneggia il baldacchino del letto dove dormì il Generale dal 16 al 19 febbraio dello stesso anno.

Trattato della Pace di Tolentino

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Dopo l’occupazione, nel corso della Campagna d’Italia, da parte di Napoleone, di Bologna e gran parte dell’Emilia Papa Pio VI implorò la pace e fu stipulato l’armistizio del 23 giugno 1796. Successivamente, con una rapida spedizione, il Generale Bonaparte obbligò il Papa, che nel frattempo aveva violato l’armistizio, a tramutare il trattato nella pace di Tolentino (19 febbraio 1797), assai più gravosa per l’aumento dell’indennità da pagare e per la cessione definitiva alla Francia di Avignone, delle Legazioni di Bologna, Ferrara e della Romagna.

Da parte di Pio VI fu inviata a Tolentino, dove giunse la sera del 16 febbraio, una delegazione capeggiata da Monsignor Lorenzo Caleppi che fu alloggiata nel Convento di San Nicola.

Nel frattempo il mattino del 15 era giunto a Tolentino il Generale francese Victor con 15 mila uomini. Napoleone Bonaparte, con tutto il suo stato maggiore, arrivò la sera del 16 prendendo alloggio nel Palazzo del Conte Parisani.

Dopo drammatici contrasti in seno alla delegazione pontificia e dopo un teatrale gesto di Napoleone, che giunse a strappare alcune pagine già scritte del trattato, il 19 pomeriggio vi fu la conclusione delle trattative e la firma del Trattato.

Ancora oggi è possibile visitare le stanze occupate da Napoleone, con i mobili ed i suppellettili dell’epoca. Di particolare rilevanza la piccola sala che conserva le sedie, le consolle, le specchiere ed il piccolo tavolo dove fu sottoscritto e firmato il Trattato di Pace, che reca ancora le macchie di inchiostro del calamaio più volte rovesciato durante le trattative da Napoleone.

Ironia della sorte, Palazzo Parisani Bezzi ha anche ospitato nei primi giorni del maggio 1815 anche il Barone Federico Bianchi, comandante delle truppe austriache, che sconfisse, poche settimane prima di Waterloo, Gioacchino Murat, cognato di Bonaparte, nei pressi del Castello della Rancia, in quella che gli storici ancora oggi chiamano la Battaglia di Tolentino e che viene considerato come il primo scontro combattuto per l’unità d’Italia.

ggi Palazzo Parisani Bezzi recupera la sua vocazione museale ed a fianco delle Sale Napoleoniche, presenta spazi adeguati ad accogliere mostre, esposizioni ed eventi.

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